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Onotri (Smi): agli Mmg vada il vaccino Johnson&Johnson

Sanità regionale Redazione DottNet | 23/03/2021 11:59

Incontro con Figliuolo: portiamo proposte che semplifichino, sveltiscano e rendano operativo il sistema vaccinazione per giungere all’ immunizzazione in tempi brevi di almeno l’80% della popolazione

“Incontriamo il Commissario Straordinario Figliuolo per dare il nostro contribuito alla velocizzazione della campagna vaccinale di massa anticovid; chiederemo, prioritariamente, che siano destinati ai medici di medicina generale i vaccini monodose prodotti dalla Johnson&Johnson per la vaccinazione dei cittadini”. Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, ha annunciato l’incontro di mercoledì 24 marzo con il Commissario Straordinario: “Il nostro sindacato, da sempre attento alla qualità dell’assistenza medica nel rapporto tra medico e cittadino, piuttosto che alla quantità disorganizzata e incoerente imperante con gli attuali modelli, chiede che si affrontino finalmente temi di importanza cruciale: far diventare la sanità italiana un asset strategico, a partire proprio dal modello vaccinale, tenendo conto dell’esperienza svolta dai medici di famiglia in questi anni per le vaccinazioni antinfluenzali”.


 
“Con il Commissario Figliuolo – ha aggiunto – vogliamo ragionare insieme per mettere in moto, definitivamente, tutto il sistema di vaccinazione anti Covid. Superando tutti i limiti a partire: dalla conservazione del vaccino, dall’esiguità dei punti vaccinali (per le problematiche complessità delle norme autorizzative), dalla carenza dei vaccini stessi, fino alla difficile movimentazione di una popolazione a cui l’informazione arriva a tratti in modo incompleta, contraddittoria, farraginosa. Proponiamo, pertanto, delle proposte che semplifichino, sveltiscano e rendano operativo il sistema vaccinazione per giungere all’ immunizzazione in tempi brevi di almeno l’80% della popolazione”.

 
Ecco le proposte dello Smi:
1. Auspichiamo che il Governo fornisca i medici di medicina generale del vaccino Johnson&Johnson per le vaccinazioni anti Covid, in quanto è un farmaco molto maneggevole, può essere tenuto in un normale frigorifero e per il fatto che preveda una sola dose può semplificare di molto la procedura vaccinale.
 
2. Sveltire le pratiche di attivazione di strutture finalizzate alla produzione di vaccini e predisporre ogni azione affinché venga affidata la produzione vaccinale nazionale alle competenze del Ministero della Salute ed avviare i processi produttivi dei vaccini nello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
 
3. Riordinare in tempi rapidi la farraginosa, complessa normativa autorizzativa dei locali adibiti a vaccinazione con deroghe nei punti non essenziali (burocraticamente onerosa, costosa e affetta da problematiche intrinseche di ordine legale).
 
4. Creare una normativa temporanea derogatoria per gli operatori della Sanità che espletano le funzioni di vaccinatore (non ricomprendendo ovviamente la colpa grave e prevendendo uno scudo penale per i soggetti che vaccinano).
 
5. Derogare temporaneamente alle norme di incompatibilità tutt’ora vigenti che avviluppano in lacci e lacciuoli normativi ogni tentativo di svincolare molti operatori della sanità all’esecuzione dei vaccini
 
6. Sveltire le pratiche burocratiche (non ha senso stampare 14 fogli di consenso informato e anamnesi vaccinale per cittadino: quasi un miliardo di fogli da conservare per almeno cinque anni se non addirittura di più, con aziende sanitarie che si trovano costrette ad affittare locali a norma per stipare tutto questo oceano montante di carta) con una sinergia più stretta tra AGID, fascicolo sanitario elettronico in fattispecie e deburocratizzazione informatizzata si potrebbero raggiungere grandi risultati in breve tempo snellendo il tutto”.

“Proponiamo – conclude Onotri – un confronto chiaro su ogni punto, da noi attentamente vagliato con analisi chiare, col solo scopo di mettere in moto una macchina potente, veloce efficiente che, ogni giorno, assiste almeno un milione e mezzo di cittadini nei loro fabbisogni di salute, piccoli e grandi”.

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